Casa Eufrasia
Casa famiglia di pronta accoglienza in convenzione con il V Dipartimento del Comune di Roma – Progetto Roxanne, in favore di donne vittime di tratta che hanno deciso di uscire dal circuito della prostituzione coatta e necessitano di una struttura sicura e protetta.
protetto
casa eufrasia@magliano80.it
+39 333 763 2878
Destinatari
Donne vittime di tratta e sfruttamento sessuale, anche con figli minori, gestanti o minorenni.
Obiettivi
Il fine del servizio è fornire un sistema di azioni per consentire alle donne di sottrarsi alla violenza ed ai condizionamenti del racket della tratta e di partecipare a programmi di assistenza ed integrazione sociale, proseguendo con interventi educativi, formativi e di orientamento lavorativo.
Durata
La presa in carico individuale è per un massimo di 18 mesi, rinnovabile in accordo con l’Ente attuatore.
Attività
Nell’ offrire supporto e sostegno, la casa si propone inizialmente come uno spazio fisico di silenzio e riflessione, garantendo alle donne un periodo di tranquillità e protezione, durante il quale gli operatori si pongono in una situazione di ascolto e osservazione.
Prosegue con accompagni ai servizi sanitari, all’avvio di percorsi scolastici e di lingua italiana fino all’ avvio del percorso di semiautonomia ed orientamento/ inserimento lavorativo. Nel frattempo che si risolva l’eventuale richiesta del Permesso di Soggiorno con assistenza legale, quando necessaria.
Il Progetto all’interno di Casa Eufrasia si fonda sull’esperienza di una casa che, sia sotto il profilo logistico sia sotto quello delle relazioni si configura in una dimensione e con uno stile familiare.
La casa infatti è inserita in un’abitazione civile di un condomino, l’accoglienza è curata da un gruppo di operatori turnanti che costituiscono già un gruppo affiatato, che da diversi anni si è sperimentato in un lavoro di équipe, ha creato sintonia e sinergia, è legato da stima e rispetto reciproco. L’équipe degli operatori condivide con le donne ed i bambini la quotidianità, il tempo, la casa, con la partecipazione attiva delle donne alla gestione, in modo da porre le stesse come soggetti attivi nell’organizzazione (pulizie, spesa, preparazione dei pasti) . L’impegno di accoglienza viene riproposto con consapevolezza professionale nell’affrontare i problemi, basando il rapporto sul duplice sostegno: la creazione di una relazione di fiducia, fondamento del rapporto educativo e la qualità degli interventi.
Il Progetto ed il Regolamento di Casa Eufrasia orientano l’attività, sono il punto di riferimento nel quale si incontrano le figure coinvolte a vario titolo nell’azione educativa. Ha chiare azioni e strategie educative, finalizzate a raggiungere gli obiettivi prefissati; specifica le competenze e le responsabilità dei soggetti attivi, interni ed esterni, inoltre definisce i rapporti con le Assistenti Sociali del Comune.